lunedì 3 dicembre 2012

La capra di Yule

La capra di Yule

Nella tradizione cristiana, quando si pensa al Natale, si pensa alle renne di Babbo Natale. In altre tradizioni, quando si pensa al Natale si pensa alla “capra di Yule”. Possiamo chiamarlo Julbock (svezia), julebukk (Norvegia), o joulupuuki (Finlandia), per più di mille anni, è stato per molti scandinavi il simbolo di molte celebrazioni invernali.

Nelle antiche celebrazioni, si narra che d’inverno, un uomo vestito di pelli di capra e con indosso una maschera che ritraeva, il norvegese di del tuono “Thor”, tirava il suo carro attraverso il cielo invernale.
Durante un gioco chiamato “Juleoffer”, l’uomo-capra, morì e tornò in vita, proprio come il sole d’inverno fa a Yule.

Egli da doni come giocattoli e caramelle ai bambini mentre agli adulti dona loro le cose di cui hanno bisogno per affrontare il freddo inverno.

Si dice anche che , il carro del dio “Thor” era trainato da due capre, un giorno egli uccise le sue capre durante la festa pagana di Yule dandole in offerta agli dei. Ma la mattina doopo, si senti in colpa per averle uccise e le fece risorgere utilizzando il suo mantello.

Potrebbe essere carino per da un tocco in più al vostro spirito festivo, costruire un julbock di paglia.
Questa tradizione risale a centinaia di anni fa, quando le famiglie, conservavano fascio di steli di grano fino a Natale, e poi li utilizzavano per creare la capra, legata con nastri rossi. Ancora oggi i negozi scandinavi li vendono, e oggi son considerati come simboli di protezione, di pace e di forza.

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